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Siamo tornati! D’altronde anche i migliori hanno bisogno di una pausa ogni tanto, un periodo di ozio, se così si può definire.

Anche se l’otium Romano non corrispondeva in alcun modo a ciò che possiamo pensare noi oggi, anzi si trattava di un vero e proprio privilegio a cui ogni uomo aspirava.

Parliamo del tempo che il signore dedicava in campagna ai propri studi, e noi paragonandoci in maniera un po’ superba ai grandi intellettuali della civiltà Romana possiamo dire di esserci assentati solo e unicamente per arricchire il nostro repertorio con nuove e interessanti notizie che tratteranno di eventi, curiosità, storia e attualità di Milano.

Iniziamo subito con un evento che purtroppo è stato fortemente limitato durante la pandemia ma che ha caratterizzato la storia recente, e che si può classificare da sempre come caratteristico della metropoli meneghina. Infatti quest’anno il Salone del Mobile  farà il suo ritorno come da tradizione nel mese di aprile.

Durante la conferenza stampa sono state svelati i progetti che, dal 18 al 23 aprile presso Fiera Milano Rho, daranno forma alla più importante fiera internazionale del design.

Tante saranno le novità della 61esima edizione, a partire dalla presenza di un unico livello espositivo, fino al settore culturale ospitato negli spazi della biennale della luce tra mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

“Una delle caratteristiche del Salone del Mobile è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, con l’edizione dello scorso giugno, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023. Dopo tre anni, non era pensabile ritornare ad aprile, la nostra tradizionale posizione nel calendario, come se nulla fosse avvenuto”, dichiara Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile Milano.

Infine Euroluce sarà nuovo layout che riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro grazie a un percorso ad anello immaginato come una città delle luci – The City of lights – e diventerà la caratteristica principale della mostra.

“Un progetto plurale, che crede nella bellezza e nella forza della presenza di voci differenti e, per questo, è stato immaginato e realizzato coinvolgendo artisti e curatori differenti per attitudine, generazione e provenienza. Un progetto pluridisciplinare, che, sicuro dei risultati delle sperimentazioni formali e tecnologiche dei prodotti delle migliori aziende del design che qui sono presenti, cerca e si apre al dialogo con altri ambiti della creatività, come il mondo dell’architettura, dell’architettura degli interni e dell’allestimento, dell’installazione, della pittura, della scultura e della fotografia”.

Con queste parole il curatore Beppe Finessi introduce il programma culturale del Salone del Mobile.